Una ragazza virtuosa che serviva in una casa rispettabile ha edificato molti per la prontezza, l’esattezza e la gioia con cui obbediva a tutto ciò che le veniva ordinato. Un giorno, mentre stava spazzando un appartamento con grande cura, versò delle lacrime. Un medico che passava di lì lo notò e le disse: «Tu piangi: quale motivo di dolore hai? Qualcuno ha detto o fatto qualcosa che ti ha turbato? – No, signore, rispose lei, avrei torto a lamentarmi; tutte le persone nella casa in cui mi trovo mi danno segni di gentilezza che non merito. Ti dirò il mio segreto, visto che lo vuoi sapere: una volta ho frequentato una missione; il missionario da cui sono andato mi ha dato una pratica di pietà che non dimenticherò mai; cerco di esservi fedele, è molto benefica. Il missionario da cui sono andato mi ha dato una pratica di pietà che non dimenticherò mai. Cerco di esservi fedele, perché è molto benefica. Vedete che sto spazzando; lo faccio meglio che posso per far piacere al Signore, di cui la persona che mi ha detto di spazzare detiene il posto, e mentre spazzo mi dico: devo avere tanto zelo nel pulire il mio cuore dalle contaminazioni del peccato quanto mi preoccupo di rendere questa stanza abbastanza pulita; è questo che mi fa piangere». Il medico era commosso fino alle lacrime, ed edificato molto nel raccontare ciò che aveva sentito.