Una storia per ogni giorno...
Il taglialegna in cielo.
Un taglialegna era al servizio di un principe. Mentre lavorava, maledisse Adamo ed Eva per aver infranto un comandamento così facile e aver così causato la miseria della razza umana. «Se non fosse stato per la vostra stupidità, io e mia moglie non saremmo stati così sciocchi. Il principe lo sentì e gli disse: «Bene, vediamo, d’ora in poi tratterò te e tua moglie come principi: sarete felici quasi quanto lo furono Adamo ed Eva in paradiso. Ma il tempo della prova verrà». La coppia felice fu installata in una bella casa, cenò quotidianamente con il principe; in una parola, non conobbe più alcuna preoccupazione o miseria. Arrivò il giorno del processo. Un giorno di festa il principe fece servire una ricca cena, e dopo il dessert fu portato un piatto coperto. Potete assaggiare tutto il cibo», disse, «tranne il piatto coperto. Se non obbedisci la tua felicità è rovinata». Con questo se n’è andato. Entrambi i coniugi avrebbero voluto sapere cosa conteneva il piatto misterioso. Alla fine la curiosità ebbe la meglio. La donna sollevò il coperchio del piatto e un uccellino volò fuori. Poco dopo il principe tornò e li cacciò dal suo palazzo.
Il signore feudale.
I signori ricevevano una grande proprietà dall’imperatore a condizione che fossero fedeli vassalli. Se il vassallo disobbediva al suo sovrano, quest’ultimo si riprendeva il feudo e lo puniva con l’esilio. I figli del signore infedele erano condannati alla miseria per colpa del padre. Non potevano più ereditare il patrimonio che il padre aveva posseduto. Il loro padre ha trasmesso loro solo povertà e disonore.
Così è per noi. I nostri primi genitori hanno perso i loro privilegi soprannaturali, quindi noi non li abbiamo più. Inoltre, erano indeboliti nell’anima e nel corpo: hanno trasmesso questa debolezza a noi. Ciò che è incomprensibile per noi è che anche noi ereditiamo il loro peccato: questo è un mistero impenetrabile della nostra fede.
