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C’è una curiosa somiglianza tra il destino di Papa Pio VII, perseguitato da Napoleone I, e il suo avversario. Ecco le caratteristiche principali tracciate dalla storia: 1° Napoleone tenne prigioniero Papa Pio VII per cinque anni (1809-1814) e in due luoghi diversi, a Savona e a Fontainebleau; in seguito fu egli stesso prigioniero per sette anni all’Elba e a Sant’Elena. 2° Il 17 maggio 1809, Napoleone emise da Vienna il decreto che toglieva gli Stati al Papa. Questo decreto fu l’inizio della fine di Napoleone. Subì le prime battute d’arresto ad Aspern ed Esslingen, dove non riuscì a forzare le posizioni dell’arciduca Carlo. Napoleone non era più invincibile. 3° Il papa rispose al decreto di Vienna con la scomunica (11 giugno 1809). Sentendo questo, l’imperatore si mise a ridere e aggiunse: «Il Papa crede che le armi cadranno dalle mani dei miei soldati?». Sono caduti prima di quanto pensasse. Nella campagna di Russia (1812) il grande esercito fu distrutto non dai russi, ma dal freddo, che fece «cadere le armi dalle mani dei soldati». 4° Nello stesso castello di Fontainebleau dove Napoleone aveva tenuto prigioniero il Santo Padre e lo aveva costretto a rinunciare allo Stato Pontificio per una pensione annuale, l’imperatore dovette firmare l’atto di abdicazione e fu relegato all’isola d’Elba con una rendita annua di 2 milioni. 5° Nel 1821 l’imperatore morì sull’isola di Sant’Elena durante una terribile tempesta, il 5 maggio: singolare coincidenza, il giorno della festa di San Pio V (5 maggio), il Santo Padre era tornato da tempo a Roma, dove aveva potuto tornare nel 1814. Nel 1815 lo Stato Pontificio fu restituito al Papa. 6° Fu al Castello di Schönbrunn (Vienna) che Napoleone emise il decreto che privava il Papa dei suoi Stati; fu anche lì che il figlio dell’Imperatore, il «Re di Roma», morì nel fiore degli anni, proprio nella stanza dove Napoleone aveva firmato il decreto di deportazione.
Un cattolico che osserva questi eventi meravigliosi sarà portato a seri pensieri sull’azione della Divina Provvidenza per la protezione della Chiesa, mentre un nemico del cattolicesimo si rifiuterà di vedere in essi altro che il caso.
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